Il rapporto dell'Abi mostra l'incremento dei nuovi finanziamenti a imprese e famiglie nel primo trimestre, ma il valore assoluto dei prestiti aperti segna ancora una variazione negaiva: -0,8% annuo ad aprile.
Abi, l'associazione che rappresenta gli istituti del credito, mostra i segnali positivi, che emergono per le nuove erogazioni di prestiti bancari: sulla base di un campione rappresentativo di banche (78 banche che rappresentano circa l’80% del mercato) i finanziamenti alle imprese hanno segnato nel primo trimestre del 2015 un incremento di circa il +8,1% sul corrispondente trimestre dell’anno precedente (gennaio-marzo 2014).
Queste nuove operazioni, però, che non riescono ad invertire ancora il trend negativo per quanto riguarda la massa complessiva di prestiti verso le famiglie e le imprese. Ancora il mese scorso, infatti, il totale dei finanziamenti si è contratto: -0,8% nei confronti di aprile 2014.
L'abbassarsi degli spread a seguito del Quantitative easing della Bce ha portato in basso anche i tassi: quello medio sui prestiti è al 3,54% (minimo storico), quello dei mutui per la casa al 2,64% (minimi dal settembre 2010, era al 5,72% a fine 2007).